Le nanoplastiche, particelle minuscole inferiori al micron, insieme alle microplastiche, leggermente più grandi, stanno trovando la loro strada fino alle nostre tavole, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dell’acqua che beviamo, secondo recenti ricerche.
Per dare un’idea della loro dimensione, considerate che un micron è un milionesimo di metro, e un capello umano ha uno spessore di circa 83 micron.
Ricerche recenti hanno rivelato che l’acqua in bottiglia può contenere da 10 a 100 volte più nanoplastiche rispetto alle microplastiche, suggerendo che gran parte di questa contaminazione proviene dalle bottiglie stesse.
Questo problema non è limitato solo all’acqua in bottiglia. La rivista Focus, riporta infatti di uno studio condotto su scala globale: oltre l’83% dei campioni di acqua del rubinetto analizzati in tutto il mondo conteneva microplastiche (sono stati analizzati un totale di 159 campioni d’acqua provenienti da tutto il mondo).
Le cause di microplastriche e nanoplastiche
Queste particelle possono entrare nell’acqua attraverso vari mezzi, inclusa l’atmosfera, dove fibre sintetiche disperse da asciugatrici, bottiglie di plastica, sistemi di lavaggio e di ventilazione, finiscono nelle acque superficiali e sotterranee. Anche i materiali utilizzati nei sistemi idrici possono contribuire alla presenza di microplastiche.
I potenziali rischi per la salute umana derivanti dall’ingestione di microplastiche sono ancora oggetto di studio, ma le ricerche sugli effetti su pesci e altre creature marine indicano conseguenze preoccupanti, come disturbi fisiologici, formazione di tumori e un aumento del tasso di mortalità.
Di fronte a queste scoperte, potrebbe sembrare che l’acqua minerale in bottiglia sia una scelta sicura, ma anche questa – come scritto sopra – è stata trovata contenere particelle di plastica (fonte Euronews).
Possibili soluzioni
Per ridurre la fonte delle microplastiche e nanoplastiche , alcuni produttori di lavatrici professionali, hanno introdotti sistemi “Plastic Guard” per il lavaggio degli indumenti sintetici.
Oppure, per ridurre questi materiali alla fine del loro percorso, prima di ingerirli noi, possono esserci 2 soluzioni:
- bollire l’acqua del rubinetto prima di usarla per cucinare o berla;
- usare un depuratore d’acqua con filtri avanzati, capaci di eliminare queste particelle nocive.
In questo secondo punto, i depuratori d’acqua di Mondo Acqua Italia rappresentano una buona soluzione.
Questi dispositivi non solo sono in grado di catturare le microplastiche, ma anche di rimuovere metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze pericolose, migliorando così la qualità dell’acqua che beviamo. Inoltre, eliminano odori e sapori sgradevoli, offrendo un’acqua più pura e piacevole al gusto.