Spesso nel linguaggio comune si sente l’espressione “durezza acqua”. Ma cos’è di preciso la durezza dell’acqua?
La durezza dell’acqua è un numero tramite il quale si indicano le quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua, non considerando gli altri sali, poiché la presenza di questi due sali comporta diversi inconvenienti. Quando l’acqua dura è riscaldata si ha il suo intorbidimento, con la formazione di incrostazioni per il deposito dei carbonati di calcio e magnesio, che a lungo andare possono portare a cattivo funzionamento delle caldaie, lavatrici, impianti sanitari, etc.
Durezza acqua: come si misura
Generalmente per la sua misura si usa la scala dei gradi francesi °f in cui ogni grado corrisponde alla presenza di 10mg di carbonato di calcio per litro di acqua. Usando questa scala avviene la classificazione delle acque, che vanno da quelle molto dolci a quelle molto dure, in particolare:
TIPI DI ACQUE | DUREZZA IN GRADI FRANCESI (F°) |
Acque molto dolci | 0-4 |
Acque dolci | 4-8 |
Acque a durezza media | 8-12 |
Acque a durezza discreta | 12-18 |
Acque dure | 18-30 |
Acque molto dure | > 30 |
C’è da tenere in conto che la durezza dell’acqua varia moltissimo a seconda della regione, si va dalle acque dolci del Friuli a quelle dure del centro Italiae Calabria, ed anche all’interno della stessa provincia, di conseguenza per sapere precisamente quanto è dura l’acqua del tuo rubinetto dovresti effettuare una sua analisi chimico-fisica.
Durezza acqua: gli effetti
Un acqua dura a lungo andare crea notevoli disagi poiché ad esempio nelle tubature si può avere l’accumulo di calcare che crea un rivestimento interno isolante che riduce ad esempio lo scambio termico nelle caldaie e di conseguenza un aumento del consumo di gas o elettricità. Naturalmente si può anche giungere alla completa ostruzione dei tubi per cui l’acqua non può più circolare e l’elettrodomestico è da portare in riparazione.
Altri effetti visibili sono quegli antiestetici accumuli di calcare su lavandini, vasche da bagno ed utensili, per cui si è costretti ad una pulizia frequente utilizzando delle sostanze corrosive adatte alla rimozione.
Ma anche durante il normale lavaggio della lavatrice, un acqua molto dura costringe ad utilizzare più detersivo per il lavaggio, ottenendo comunque un pulito peggiore, e la spesa in più per detersivo ed energia per dover effettuare lavaggi a temperature più alte.
Per il consumo umano la legge dice che il valore indicativo dovrebbe essere tra 15 e 40 °f, potenzialmente un acqua con un valore più basso risulta migliore, perché riesce a depurare meglio il nostro organismo ed a trascinare con se tutte le scorie che si producono e le tossine che si possono accumulare.
Come ridurla
Per ridurre la durezza di un acqua un ottimo metodo è quello utilizzato negli addolcitori, infatti questi apparecchi utilizzano un principio fisico naturale per ridurre i gradi francesi dell’acqua facendola passare attraverso un contenitore che contiene delle resine. Le resine effettuano uno scambio tra gli ioni di calcio e di magnesio, con ioni di sodio creando dei sali solubili che quindi non creano incrostazioni.
Installando l’addolcitore a monte di tutto l’impianto idrico si ha la protezione di tutti gli elettrodomestici che abbiamo in casa, oltre ad avere acqua migliore dal nostro rubinetto.
Le resine man mano che lavorano subiscono un normale esaurimento e periodicamente la centralina di controllo effettua la loro rigenerazione. Preleva del normale sale da cucina da un serbatoio e fa attraversare le resine da una salamoia che trascina con se i carbonati e ripristina le loro proprietà. La salamoia concentrata viene eliminata attraverso lo scarico.
L’unica accortezza che si deve avere è quella di tenere il serbatoio del sale sufficientemente riempito, rimboccarlo all’incirca una volta al mese, mentre la manutenzione andrebbe effettuata ogni circa 2 anni, per mantenerlo in perfetta efficienza.
Nei modelli è presenti anche una valvola che permette di regolare la durezza dell’acqua finale erogata, in modo da non addolcire troppo l’acqua che è trattata.
La scelta del modello adatto alle proprie esigenze andrebbe fatto in base alla posizione di montaggio, se all’inizio dell’impianto idrico generale oppure direttamente sotto il lavello, per cui cambia la quantità di acqua trattata, ed in base al numero di persone presenti in famiglia,
basta che sia presente un tubo per l’acqua in ingresso, una presa di corrente ed un tubo per scaricare l’acqua esausta.
I vantaggi di un addolcitore sono quindi diversi:
- tubature sempre libere ed evita di dover chiamare il tecnico per la riparazione di elettrodomestici rovinati;
- sanitari senza incrostazioni, e di conseguenza mantengono nel tempo la loro bellezza;
- risparmio sulla bolletta di gas e luce, i consumi si riducono;
- risparmio di detersivo ed indumenti lavati meglio nella lavatrice.
Un tecnico abilitato permette una efficace e rapida installazione dell’addolcitore più adatto, garantendo un lavoro a regola d’arte. Se hai qualche curiosità da chiedere contattaci e sapremo risolvere i tuoi dubbi e consigliarti sul modello migliore per le tue necessità.