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L’acqua che sgorga dai rubinetti, dopo un controllo superficiale, potrebbe sembrare pura e buona da bere. In realtà sono tantissime le sostanze che l’acqua può accumulare durante il suo tragitto e tra queste ci sono i perfluorati, noti anche come PFAS.

L’emergenza PFAS in Italia è esplosa nel 2013, quando il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha riscontrato una pericolosa concentrazione di queste sostanze nelle falde acquifere di Verona, Vicenza e Padova.

Da allora la presenza di PFAS è stata fortemente attenzionata, poiché sono sostanze che possono avere conseguenze anche molto gravi sulla salute umana. Per una panoramica più ampia, nei prossimi paragrafi analizziamo cosa sono i PFAS, come vengono prodotti, perché sono così pericolosi e come eliminarli definitivamente.

Cosa sono i PFAS acqua e perché sono pericolosi?

I PFAS sono acidi perfluoroacrilici e rappresentano una famiglia di composti chimici utilizzati prevalentemente nell’industria. Se ne iniziò a fare un uso massiccio a partire dagli anni ’50 per rendere la carta, i tessuti ed i contenitori per alimenti resistenti ai grassi ed all’acqua. In seguito se ne fece un impiego abbondante anche per produrre pellicole fotografiche, detergenti per la casa, padelle antiaderenti, abbigliamento tecnico e schiume antincendio. All’interno dei PFAS le classi più diffuse sono il perfluorottanosulfato (PFOS) e l’acido perfluoroottonaico (PFOA).

Se non vengono smaltiti correttamente, i PFAS possono penetrare nelle falde acquifere e raggiungere tramite le acque i campi, i prodotti agricoli e di conseguenza gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole. Risultano quindi tossici e pericolosi non solo per l’uomo, ma anche per gli esseri viventi. Inoltre possono essere presenti anche nell’aria e ricadere sul suolo nel giro di giorni o settimane e si assumono per via orale, cioè bevendo l’acqua, oppure ingerendo gli alimenti contaminati.

I PFAS possono restare nell’organismo per molto tempo, addirittura per anni, provocando problemi piuttosto seri. Ecco le potenziali conseguenze:

  • compromissione della crescita e della fertilità;
  • insorgenza di tumori a reni e testicoli;
  • effetti negativi sul sistema endocrino;
  • malattie tiroidee;
  • ipertensione gravidica;
  • coliti ulcerose;
  • patologie fetali.

In realtà gli effetti non sempre sono immediati, ma possono presentarsi anche dopo anni. Queste sostanze si accumulano nell’organismo tramite il cosiddetto processo di bioamplificazione, che si verifica quando gli organismi ai vertici della piramide alimentare assumono una quantità di inquinanti superiori a quelle presenti nell’ambiente.

Se la tua acqua contiene PFAS, potrebbe avvelenare silenziosamente te e la tua famiglia senza che neanche te ne accorgi. La soluzione migliore? L’osmosi inversa, che analizziamo nel seguente paragrafo.

Osmosi inversa, la soluzione migliore per eliminare i PFAS

Come dimostrato anche da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Carolina del Nord e della Duke University, i depuratori ad osmosi inversa sono in grado di eliminare quasi tutte le sostanze appartenenti alla famiglia dei PFAS. Anche l’Istituto Superiore di Sanità, in seguito a studi approfonditi, è giunto alla conclusione che l’osmosi inversa sia una delle tecnologie migliori per ridurre il livello di PFOS e PFOA ad una quantitativo insignificante e quindi incapace di nuocere alla salute umana. A questo punto analizziamo nello specifico come agisce l’osmosi inversa, soffermandoci sui vari step.

  • L’acqua che sgorga dal tuo rubinetto arriva con una certa pressione dal sistema idrico comunale, scorrendo attraverso un pre-filtro meccanico ed altri due filtri a carboni attivi che hanno il compito di eliminare batteri, virus, cloro ecc.;
  • l’acqua viene poi spinta attraverso la membrana dell’osmosi inversa, cioè un filtro molto sottile che la lascia passare ma blocca tutte le sostanze disciolte al suo interno come sale, batteri, piombo, arsenico ed altri metalli pesanti;
  • subito dopo la membrana osmotica c’è un filtro a carboni attivi che blocca i PFAS;
  • a monte del filtro a carboni attivi vengono purificati gli altri agenti;
  • una parte dell’acqua che entra nell’unità viene a sua volta usata per pulire la superficie della membrana e successivamente scartata;
  • l’acqua purificata viene invece conservata in una piccola tanica per essere utilizzata in seguito;
  • la tanica è collegata ad un piccolo rubinetto montato generalmente sul lavandino della cucina che, una volta aperto, lascia scorrere l’acqua totalmente pura e contaminata. In questo modo sei sicuro di bere acqua pulita che viene utilizzata anche per cucinare in totale sicurezza.

Tutti i vantaggi dei depuratori d’acqua domestici

In commercio esistono depuratori d’acqua domestici che possono essere installati sia sottolavello sia sopralavello a seconda delle tue necessità. Il principale vantaggio è ovviamente di natura salutare, poiché hai la certezza che l’acqua del tuo rubinetto è priva di PFAS ed in generale di qualsiasi altro inquinante, come batteri, virus, sedimenti, metalli pesanti ecc. Inoltre, se hai particolari preferenze o esigenze, puoi aggiungere degli accessori che rendono gasata e fredda l’acqua.

Sono anche da considerare i benefici ecologici, soprattutto in relazione alla diminuzione della produzione di plastica. Tutte le acque commercializzate vengono conservate in bottiglie di plastica, un materiale altamente inquinante che impiega addirittura secoli per essere smaltiti definitivamente. Non a caso la Comunità Europea ha avviato delle politiche finalizzate a ridurre fino ad eliminare definitivamente la produzione di plastica. Installando un depuratore d’acqua domestico velocizzi il processo di eliminazione della plastica, a tutto vantaggio dell’ambiente circostante.

Altro aspetto da valutare, tutt’altro che secondario, è quello economico. Si stima che in media una famiglia italiana spenda circa 500 euro per una fornitura annuale di acqua. Una cifra davvero eccessiva, non credi? Con un depuratore puoi bere acqua direttamente dal tuo rubinetto, senza essere costretto ad acquistare bottiglie di acqua ogni settimana oppure ogni mese. A fine anno il risparmio sarà davvero considerevole a beneficio del tuo budget aziendale.

Tieni presente che bere acqua direttamente dal rubinetto ti evita tante seccature. Quando vai ad acquistare pesanti casse di acqua devi metterti in auto, affrontare il traffico, trovare il parcheggio in prossimità del supermercato ecc. Già questa situazione genera stress e poi, dopo aver acquistato le bottiglie, devi portarle dal supermercato all’auto e dall’auto fino a casa. Ti stancherai un bel po’ a portare pesanti casse di acqua, col rischio di incorrere in strappi muscolari o problemi alla schiena. Vuoi evitare tutto ciò ed avere a disposizione acqua pura e decontaminata? Allora ti basta installare un depuratore domestico per garantire alla tua famiglia un approvvigionamento di acqua sicuro, economico ed ecologico.

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