Per ottenere in casa un acqua purificata da bere e da utilizzare in tutte le nostre attività si può scegliere tra diversi metodi di purificazione. I migliori due metodi sono quelli offerti dagli apparecchi addolcitori e dai depuratori. Questi purificatori agiscono su aspetti fisici differenti dell’acqua da trattare, l’addolcitore serve a ridurre la durezza dell’acqua, ossia la quantità di calcare presente nell’acqua, mentre il depuratore serve ad eliminare le particelle sospese, batteri e gli altri inquinanti come metalli pesanti, nitriti.
Vediamo più nello specifico in cosa consistono questi due metodi di purificazione.
Gli addolcitori.
Come già accennato l’addolcitore serve a ridurre la durezza dell’acqua. Nell’acqua sono normalmente disciolti dei sali; in particolare quelli di calcio e di magnesio hanno la caratteristica di precipitare creando delle incrostazioni di calcare, quanti più sali vi sono tanto più facilmente si formeranno le incrostazioni, e da qui il nome di acqua dura.
Con l’addolcitore l’acqua si fa passare attraverso dei filtri contenenti delle resine che trattengono i sali di calcio e magnesio e li sostituiscono con sali di sodio, che non sono incrostanti.
Man mano che le resine estraggono i carbonati, queste tendono naturalmente ad esaurire la loro capacità, quindi periodicamente il circuito di controllo interno interviene per rigenerarle, prelevando del cloruro di sodio da un serbatoio e facendo attraversare le resine da una salamoia concentrata che permette di rigenerare le resine stesse e ripristinare il loro perfetto funzionamento.
L’unico elemento di consumo è quindi quello del cloruro di sodio, il normale sale da cucina, contenuto in un serbatoio separato e che va rimboccato periodicamente, all’incirca una volta al mese.
Installando l’addolcitore a monte dell’impianto idrico si ottiene come vantaggio la protezione di tutti gli elettrodomestici dall’accumulo, nelle loro tubature, del calcare.
I depuratori
Questi apparecchi servono a filtrare l’acqua per eliminare sostanze come il cloro, sedimenti e sabbie in sospensione, metalli pesanti, batteri. In base alla profondità di filtraggio i depuratori si possono dividere in due diverse categorie: a microfiltrazione oppure ad osmosi inversa.
Nei modelli a microfiltrazione si fa passare l’acqua attraverso dei filtri con diametro dei pori di 0,5 micron che trattengono i microorganismi, ed i filtri a carboni attivi con argento rendono l’acqua batteriologicamente pura e gradevole al gusto. Questo tipo di filtrazione è adatta ad acque già di per se buone, ne eliminano le sostanze potenzialmente nocive.
Viceversa i modelli a osmosi inversa hanno una membrana selettiva con i pori molto più sottili, eliminando la quasi totalità di sostanze nocive e producendo dell’acqua oligominerale a basso contenuto di sali minerali. Sono indicati per trattare le acque particolarmente dure ed inoltre trattengono gli inquinanti come: metalli pesanti, cloro, sedimenti, batteri, sali minerali in eccesso.
La Manutenzione
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la manutenzione periodica degli impianti, permette di tenerli sempre efficienti evitando l’accumulo di batteri, rotture indesiderate; andrebbe effettuata almeno una volta all’anno o quando è stata erogata la quantità d’acqua prevista dai filtri stessi, ed è consigliabile sia eseguita da un tecnico professionista, il quale si occupa di:
- sostituire i filtri a carboni attivi;
- sanificare l’impianto, per evitare l’accumulo di eventuali batteri;
- cambiare le membrane, nei depuratori ad osmosi inversa le membrane vanno sostituite ogni 3-4 anni, ce ne accorgiamo nel momento in cui l’apparecchio riesce a produrre una portata inferiore di acqua.
Come scegliere
La scelta del tipo migliore di depuratore adatto al caso specifico si dovrebbe effettuare dopo un analisi dell’acqua presente in casa, e scegliere un modello adatto al consumo di acqua giornaliero.
Tutti e due i tipi di purificazione permettono di ottenere un acqua ottima, gradevole al gusto con inoltre questi vantaggi:
- risparmio di energia elettrica
- evitare rotture negli elettrodomestici
- evitare le chiamate del tecnico per le riparazioni
- risparmio sull’acquisto dell’acqua in bottiglia
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